Per la seta naturale, come per la lana, è sconsigliabile l'uso della candeggina. Si possono però usare prodotti sbiancanti appositi a base di idrosolfito di sodio.
Se vuoi ottenere un risultato super, tratta il capo di seta macchiato prima con una soluzione di acqua ossigenata al 3% ( mi raccomando non di più )e in seguito con il "candeggiante". BISOGNA USARE MOLTA PRUDENZA CON QUESTO METODO, ma il risultato sarà bellissimo e duraturo.
Il raion, sia quello di viscosa che quello di acetato, prima di essere candeggiato deve essere lavato in una soluzione di sapone e poi potrà essere trattato con una soluzione di cloroderivato. Sciacquarlo sempre molto bene.
Questo metodo può essere usato per tutti gli indumenti in raion: fodere, vestiti, biancheria intima ecc ecc
venerdì 4 dicembre 2015
COME CANDEGGIARE LA SETA NATURALE E IL RAION
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COME CANDEGGIARE LA LANA
Per il candeggio della lana l'uso dei cloroderivati è SCONSIGLIABILE ! In commercio esistono però diversi prodotti "candeggianti" buoni studiati appositamente per la lana. Essi sono composti, in genere, da idrosolfito di sodio, una sostanza chimica che genera un gas sbiancante.
Il metodo per l'uso di questi candeggianti è molto semplice: bisogna sciogliere un cucchiaio di prodotto in un secchio, preferibilmente di plastica, riempito per metà di acqua tiepida. La polvere dovrà essere ben sciolta prima di immergervi il capo d'abbigliamento.
Lasciare gli indumenti per tre o quattro ore a bagno e poi risciacquare con acqua e un po' d'aceto.
Il metodo per l'uso di questi candeggianti è molto semplice: bisogna sciogliere un cucchiaio di prodotto in un secchio, preferibilmente di plastica, riempito per metà di acqua tiepida. La polvere dovrà essere ben sciolta prima di immergervi il capo d'abbigliamento.
Lasciare gli indumenti per tre o quattro ore a bagno e poi risciacquare con acqua e un po' d'aceto.
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COME CANDEGGIARE COTONE E LINO
Il cotone può essere trattato con il cloroderivato perché il colorante naturale delle fibre vegetali viene imbiancato senza che la cellulosa sia intaccata dal cloro. Dopo il candeggio bisogna sciacquare diverse volte per eliminare tutto il cloro dalle fibre.
Per essere più sicuri di eliminare ogni traccia di cloro si possono usare dei prodotti "anti-cloro" come per esempio l'iposolfito o il solfito di sodio. Dopo l'uso di questi prodotti risciacquare il capo molto accuratamente.
Molto più delicato è invece il candeggio del lino. Il cloro infatti può intaccare il pettine che riunisce le fibre e rovinare il tessuto. Inoltre il lino contiene più impurità e colorante naturale rispetto al cotone, pertanto anche il candeggio è più difficile.
Il miglior modo è di adoperare una soluzione diluita del cloroderivato e poi un rimedio contro il cloro.
Ancora migliore sarebbe lo sbiancamento naturale alla luce del sole secondo il "metodo antico".
Per essere più sicuri di eliminare ogni traccia di cloro si possono usare dei prodotti "anti-cloro" come per esempio l'iposolfito o il solfito di sodio. Dopo l'uso di questi prodotti risciacquare il capo molto accuratamente.
Molto più delicato è invece il candeggio del lino. Il cloro infatti può intaccare il pettine che riunisce le fibre e rovinare il tessuto. Inoltre il lino contiene più impurità e colorante naturale rispetto al cotone, pertanto anche il candeggio è più difficile.
Il miglior modo è di adoperare una soluzione diluita del cloroderivato e poi un rimedio contro il cloro.
Ancora migliore sarebbe lo sbiancamento naturale alla luce del sole secondo il "metodo antico".
domenica 29 novembre 2015
COME SMACCHIARE LA PELLE DI RENNA E IL CAMOSCIO
Anche se ormai gli indumenti in pelle non sono più in voga come qualche anno fa, molti di noi possiedono ancora un capo con questo tipo di "tessuto".
Cosa fare in caso di una macchia sui nostri guanti o sulla nostra giacca?
Se l'indumento di camoscio o di pelle è solo leggermente sporco può essere strofinato con pane raffermo oppure con lana d'acciaio molto fine ( quella che comunemente viene usata per pulire e lucidare il pentolame)
Cosa fare in caso di una macchia sui nostri guanti o sulla nostra giacca?
Se l'indumento di camoscio o di pelle è solo leggermente sporco può essere strofinato con pane raffermo oppure con lana d'acciaio molto fine ( quella che comunemente viene usata per pulire e lucidare il pentolame)
Spesso le macchie possono essere tolte con la gomma per cancellare.
Quando l'indumento è molto sporco unica soluzione è quella di sottoporlo ad un lavaggio a secco in un centro specializzato.
NON pulire mai gli indumenti di pelle, di camoscio o di renna con il tetracloruro di carbonio o con la benzina !
Le scarpe di camoscio devono essere spazzolate di frequente, preferibilmente con uno spazzolino di gomma
Le macchie lucide devono essere inumidite con uno smacchiatore e di seguito strofinate con uno spazzolino in rame o con della carta vetrata molto fine.
In commercio troverete prodotti specifici per questo tipo di scarpa.
Le borsette si puliscono con il tetracloruro o con la benzina; in seguito da asciutte vanno strofinate molto leggermente con un foglio di carta vetrata molto fine.
Le giacche di pelle lucida vanno pulite con oli e creme che troverete in commercio. Questi prodotti servono anche a mantenere la pelle elastica ed a evitare che seccandosi di crepi.
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COME SMACCHIARE IL NAILON e i vari TESSUTI SINTETICI
Il Nailon non viene intaccato dagli acidi organici quali l'acido citrico e acetico, ma viene intaccato dagli acidi inorganici quali acido cloridrico e acido solforico ( il vetriolo ). I mezzi più adatti a smacchiare questo tipo di tessuto sono quindi tetracloruro, tricloruro, sapone e benzina.
Discorso a parte per alcuni Nailon colorati, molto più delicati dei normali. Non usate MAI candeggina su questo tipo di tessuto. Esistono in commercio "speciali" candeggine, definite delicate più adatte a trattare le macchie su questo prodotto.
Non lavate mai i prodotti sintetici insieme al normale bucato ma dedicategli un lavaggio a parte. Non usate centrifuga e asciugatrice.
Discorso a parte per alcuni Nailon colorati, molto più delicati dei normali. Non usate MAI candeggina su questo tipo di tessuto. Esistono in commercio "speciali" candeggine, definite delicate più adatte a trattare le macchie su questo prodotto.
Non lavate mai i prodotti sintetici insieme al normale bucato ma dedicategli un lavaggio a parte. Non usate centrifuga e asciugatrice.
COME RICONOSCERE LE FIBRE TESSILI
E' molto importante per un corretto lavaggio saper individuare i diversi tessuti. Fortunatamente oggi giorno ogni capo di abbigliamento dovrebbe possedere un'etichetta nella quale è scritta la sua composizione. Imparate a controllare quest'etichetta anche durante i vostri acquisti in modo tale da evitare di comprare capi sintetici che vengono venduti per "fibra naturale".
Con il tempo riconoscerete al semplice tatto una fibra dall'altra senza più dover ricorrere alla "sbirciatina" dell'etichetta.
Questo un piccolo manuale per imparare a leggere correttamente le etichette:
Imparare a leggere le etichette dei capi di abbigliamento
Con il tempo riconoscerete al semplice tatto una fibra dall'altra senza più dover ricorrere alla "sbirciatina" dell'etichetta.
Questo un piccolo manuale per imparare a leggere correttamente le etichette:
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CAPITOLO PRIMO
Forse non tutti sanno che la culla della produzione del sapone può essere considerata il Medio Oriente e risale a circa 500 anni prima di Cristo.
Più tardi, durante l'Epoca Romana, si cominciò a preoccuparsi da prima della pulizia dei vestiti e successivamente della cura dell'igiene personale. Con Carlo Magno nasce "il sapone". Nel 1850 in Francia si incominciò ad usare il lavaggio a secco che arriva ai giorni nostri con metodi sempre più innovativi.Fino alla metà del 1900 e in alcuni luoghi anche oltre, per lavare si ricorreva ai lavatoi, luoghi in cui le donne si riunivano ed usavano vasche comuni per lavare i propri panni a mano. In alcuni casi questi lavatoi erano ubicati in prossimità di fiumi in maniera tale che l'acqua fosse corrente e quindi per facilitare il risciacquo dei tessuti.
Oggi grazie alla lavatrice i panni si lavano comodamente in casa e l'igiene personale è nettamente aumentata.
Più tardi, durante l'Epoca Romana, si cominciò a preoccuparsi da prima della pulizia dei vestiti e successivamente della cura dell'igiene personale. Con Carlo Magno nasce "il sapone". Nel 1850 in Francia si incominciò ad usare il lavaggio a secco che arriva ai giorni nostri con metodi sempre più innovativi.Fino alla metà del 1900 e in alcuni luoghi anche oltre, per lavare si ricorreva ai lavatoi, luoghi in cui le donne si riunivano ed usavano vasche comuni per lavare i propri panni a mano. In alcuni casi questi lavatoi erano ubicati in prossimità di fiumi in maniera tale che l'acqua fosse corrente e quindi per facilitare il risciacquo dei tessuti.
Oggi grazie alla lavatrice i panni si lavano comodamente in casa e l'igiene personale è nettamente aumentata.
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